BRT, storica realtà della logistica e dei trasporti, è oggi al centro di una trasformazione profonda che tocca struttura, processi e soprattutto persone.
La formazione si conferma leva strategica per accompagnare questo cambiamento, con un focus crescente su digitalizzazione, inclusione e coinvolgimento attivo della popolazione aziendale, sempre più eterogenea.
Ne abbiamo parlato con Anna Chiara Prato, Talent Acquisition & HR Development Manager e con Cristian Pagetti, Quality & Customer Support Manager.
Insieme ci raccontano come è nata la partnership con Skilla, l’impatto positivo della gamification, le sfide organizzative e i prossimi obiettivi su tecnologia, AI e sostenibilità.
Com’è organizzata la formazione in BRT?
A: Io e il mio team seguiamo a livello centrale (trasversalmente sul nostro HQ di Bologna e su tutto il territorio) progetti di talent acquisition, sviluppo, formazione, well being.
Lavoriamo a stretto contatto con le altre funzioni aziendali e con le filiali sul territorio, con l’obiettivo di essere per loro un partner importante a supporto dei loro fabbisogni, nell’ambito delle linee guida e della strategia aziendale.
Attualmente stiamo internalizzando gran parte della forza lavoro dei nostri magazzini, un passaggio importante che comporta anche un cambio di prospettiva e di inclusione.
Parliamo infatti di personale che opera in magazzino, con livelli di inquadramento differenti rispetto al personale impiegatizio, e caratterizzato da una significativa eterogeneità culturale.
Siamo in una fase di trasformazione importante, abbiamo diversi progetti in corso.
A guidare tutto c’è un piano di trasformazione aziendale che coinvolge tutte le funzioni, incluso il team HR; il nostro piano si chiama si chiama “People and Culture”.
Per quanto riguarda il training, ci stiamo ri-strutturando sia sul processo, sia sui canali di erogazione sia sui contenuti. Da un paio d’anni utilizziamo una piattaforma interna, all’interno della quale abbiamo caricato diverse “pillole formative” suddivise per cluster tematici.
Parallelamente, continuiamo a offrire formazione in presenza, che eroghiamo da anni, segmentata per target, ma anche trasversale.
In particolare, stiamo lavorando molto su due gruppi chiave: la nostra forza vendita (sales), che riceverà sia formazione tecnica sia manageriale/soft skills, ed il customer service, con programmi analoghi differenziati per livelli di responsabilità. Offriamo anche formazione trasversale, su tematiche D&I, sostenibilità, soft skills.
Com’è nata la collaborazione con Skilla?
A: Abbiamo iniziato la collaborazione con Skilla circa due anni fa, grazie a un contatto del nostro direttore HR. La collaborazione è nata da una necessità contingente: sensibilizzare la popolazione aziendale sui temi di diversity & inclusion.
Abbiamo deciso di partire con piccoli passi, creando cultura e consapevolezza attraverso percorsi semplici e coinvolgenti, basati su gamification per renderli più accattivanti.
Così abbiamo acquistato un pacchetto di formazione e da lì è nata la collaborazione, che si è poi ampliata con altri progetti, incluso quello che stiamo costruendo con Cristian.
C: Aggiungo che per noi era la prima volta che realizzavamo un corso completamente digitale e così interattivo. Il successo è stato davvero straordinario, soprattutto considerando che la nostra popolazione era abituata a corsi più tradizionali, con docenti in aula, che però spesso restavano poco impressi una volta terminati.
Abbiamo voluto innovare, e grazie alla collaborazione con voi abbiamo costruito un corso gamificato e coinvolgente molto apprezzato da tutte le persone.
Il corso è stato pensato per un pubblico ampio: non troppo tecnico né troppo “statico”. Si rivolge sia a persone neoassunte sia a chi già lavora, con contenuti pratici sull’assistenza clienti.
Il tutto è stato arricchito da giochi e attività interattive, e il feedback ricevuto è stato estremamente positivo.
Com’è stato collaborare con Skilla a questo progetto? Com’è andata?
A: Il team HR ha curato progettazione e gestione amministrativa. Per il resto – slide, contenuti, scripting – abbiamo lasciato totale libertà a Skilla con il supporto e supervisione di Cristian e del suo team. Il feedback è assolutamente positivo: hanno interpretato subito le nostre esigenze burocratiche e tecniche, adattandosi alla nostra struttura complessa.
C: Noi ci siamo occupati soprattutto della parte tecnica, e posso dire senza esitazione che il team che ci ha seguito è stato davvero eccezionale. Nonostante il nostro contesto sia piuttosto complesso, con procedure da seguire, è riuscito fin da subito a cogliere le nostre esigenze, a comprendere cosa volevamo fare e anche la natura del nostro lavoro.
Avevamo fornito delle slide e della documentazione, ma nonostante ciò fosse piuttosto tecnico e magari non immediato, è stato tradotto rapidamente in qualcosa di concreto ed efficace.
Ci ha davvero colpito la capacità del team Skilla di mettersi nei nostri panni e di capire il nostro linguaggio. Allo stesso tempo, ci hanno lasciato piena libertà di personalizzazione e correzione.
Come si pone, invece, la vostra azienda rispetto alle novità tecnologiche e i trend formativi?
A: Rispetto all’innovazione tecnologica, siamo in una fase di consapevolezza e riflessione: stiamo ragionando insieme al reparto IT su come evolverci.
Abbiamo una struttura IT solida, con colleghe e colleghi molto competenti che stanno già lavorando anche su progetti legati all’adozione di nuove tecnologie. Alcune iniziative stanno esplorando anche l’intelligenza artificiale, con test selezionati per valutarne applicazioni pratiche e benefici concreti, soprattutto in termini di ottimizzazione dei processi.
Nel campo della formazione, però, l’AI non è stata ancora integrata: è un tema presente nei nostri ragionamenti. Una delle priorità del 2025 è sicuramente dare un forte impulso alla digitalizzazione dell’area training.
Uno dei “fil rouge” su cui siamo molto attivi è invece sicuramente la sostenibilità. Partecipiamo ed organizziamo, infatti, vari percorsi e workshop, spesso in collaborazione con le altre Business Unit.
Quali sono invece i vostri progetti futuri?
A: Un progetto importante, che al 2022 mettiamo in campo, è una survey di engagement e di clima interno, promossa dal Gruppo e somministrata ogni anno a tutto il personale, in tutte le Business Unit e in tutte le lingue. Si tratta di una survey di 46 domande, semplice ma molto completa, che ci permette di avere una fotografia su diversi items: l’engagement, la percezione del Gruppo, la collaborazione, la gestione dei collaboratori, fino alla sostenibilità. Noi partecipiamo attivamente e lavoriamo tutto l’anno sui risultati emersi dalla survey dell’anno precedente: li comunichiamo a tutta l’organizzazione e costruiamo un piano d’azione concreto in preparazione della nuova indagine, che viene solitamente somministrata tra settembre e ottobre.
Oltre a questo, ci piacerebbe puntare sull’innovazione, su una formazione “anytime, anywhere”: sogno un’app mobile per la BRT Academy, per offrire contenuti fruibili anche offline, soprattutto per chi non ha postazione fissa.
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