Capgemini, partner globale per la trasformazione tecnologica e di business delle aziende, supporta i suoi clienti nella loro transizione verso un mondo più digitale e sostenibile, creando impatto positivo per le imprese e la società. Capgemini è un gruppo responsabile e diversificato di 350.000 persone presente in più di 50 paesi nel mondo.
In Italia a fine 2024 contava oltre 9.000 dipendenti presenti in 20 città.
Oltre 55 anni di esperienza rendono Capgemini un partner affidabile per i suoi clienti, in grado di fornire soluzioni innovative per le loro esigenze di business.
Capgemini offre servizi e soluzioni end-to-end, dalla strategia e progettazione all’ingegneria, grazie alle sue competenze all’avanguardia in ambito AI, AI generativa, cloud e dati, alla sua esperienza settoriale e al suo ecosistema di partner.
Un contesto dinamico e altamente tecnologico e innovativo, in cui la formazione rappresenta una leva fondamentale per supportare la crescita, la trasformazione organizzativa e lo sviluppo delle competenze.
Daniela Pala (Learning Manager), Mirella Petronio (Learning Specialist) ed Eleonora Novello (Workforce & Organization Consultant), ci hanno raccontato l’organizzazione della formazione in Capgemini, il valore strategico della co-progettazione e la loro esperienza con i percorsi custom realizzati in collaborazione con Skilla.
Com’è organizzata la formazione in Capgemini?
D: Io sono responsabile del team Learning, che si trova all’interno della Direzione Risorse Umane e che opera con una “doppia anima”: da un lato svolgiamo le attività tipiche di un’area Learning in una grande azienda quindi gestiamo relazioni con partner, sia locali che globali, e sviluppiamo progetti con interlocutori esterni.
Dall’altro lato, sviluppiamo anche molti progetti interni: abbiamo una nostra Academy globale, con progettisti e trainer e ci occupiamo direttamente anche di design e delivery di programmi di learning. In un certo senso, siamo anche una piccola società di formazione e consulenza HR all’interno dell’azienda.
M: Io faccio parte del team guidato da Daniela, composto da otto colleghe. Ci occupiamo di formazione a 360 gradi: dalla progettazione, all’organizzazione, alla gestione, fino all’erogazione vera e propria. In particolare, curiamo anche l’erogazione di alcuni percorsi sulle soft skill.
Seguiamo tutti gli ambiti formativi: dalla formazione linguistica a quella obbligatoria, passando per la tecnica e le competenze trasversali. Ognuna di noi ha un ruolo cross e anche aree di specializzazione più definite.
E: Anch’io faccio parte del team di Daniela e Mirella. È davvero difficile descrivere in modo sintetico quello che facciamo. Ci occupiamo di tutto: analisi dei bisogni, progettazione, erogazione, ma anche supporto nel definire percorsi formativi specifici per situazioni o problematiche che emergono nei team.
È interessante osservare come sia evoluto il nostro ruolo e con esso anche la tipologia di stakeholder a cui ci rivolgiamo: da figure tecniche con esigenze specifiche, al middle management a figure manageriali di alto livello che richiedono approcci molto diversi. Per questo, è necessario lavorare con registri e su piani differenti.
Come avete conosciuto Skilla?
D: Nel 2021 Capgemini ha acquisito Altran, integrando oltre 3.000 persone in Italia e portando l’organico nazionale a oltre 9.000 dipendenti.
Sia io che Mirella proveniamo da Altran. In quel contesto avevamo già lavorato con Skilla su alcuni progetti, con risultati soddisfacenti, in particolare su tematiche legate a salute e sicurezza, che sono poi tornate anche in Capgemini.
Il progetto che ha rappresentato un vero punto di svolta è stato quello del 2023 legato al Fondo Nuove Competenze.
In quell’occasione, abbiamo reso disponibile a oltre 1.500 dipendenti una selezione ampia della Library di Skilla, a supporto di un percorso di sviluppo su temi come Diversity & Inclusion, Agile Mindset e altri. La formazione si è svolta in modalità sincrona – in presenza e online – e veniva consolidata tramite pillole formative fruite direttamente dalla piattaforma Skilla.
In precedenza, Capgemini aveva anche acquistato singoli corsi da Skilla, poi integrati nella nostra piattaforma aziendale. Nel tempo la collaborazione si è evoluta: abbiamo sviluppato insieme diversi prodotti custom, come ad esempio un tutorial sul nuovo strumento per la rilevazione presenze, Replicon, realizzato con la modalità del webinar registrato.
Abbiamo collaborato anche su corsi più tecnici – per esempio sulla cybersecurity – e sulla formazione obbligatoria in tema di salute e sicurezza.
In quest’ultimo caso, i contenuti sono fruiti tramite Skilla Cloud, grazie a un’integrazione Single Sign-On: le persone neoassunte seguono il percorso completo, mentre i dipendenti già formati accedono direttamente all’aggiornamento.
Per quanto riguarda la formazione sulla cybersecurity, i learners accedono al digital learning hub di Capgemini, dove è stato inserito il corso in formato Scorm.
A proposito di custom, com’è stata la vostra esperienza con il team di Skilla?
D: Inizialmente avevamo l’idea di sviluppare internamente alcune competenze in ambito digital learning con l’intento di innovare strumenti e contenuti sia per la modalità self learning sia per le virtual classroom.
La tecnologia corre veloce e ci sembrava di non riuscire a sfruttarla a pieno e tempestivamente; avevamo chiaro cosa volevamo ottenere, ma ci mancavano il tempo e le risorse per realizzarlo in autonomia. È lì che è entrata in gioco Skilla.
Con Skilla abbiamo trovato un interlocutore competente e flessibile. Un aspetto che abbiamo sempre apprezzato è il rispetto e il riconoscimento della nostra competenza e autonomia.
Se, ad esempio, occorre registrare un webinar, procediamo internamente. Ma quando serve una regia più curata, una post-produzione di qualità o quando dobbiamo affrontare un progetto oneroso, allora entriamo in co-progettazione e il supporto tecnico e creativo di Skilla diventa fondamentale.
Questo approccio è particolarmente prezioso nei progetti custom, che sono quelli dove, secondo noi, Skilla esprime il meglio.
Il vero valore per noi emerge quando possiamo costruire insieme contenuti su misura, soprattutto quando i temi sono specifici e strettamente legati alla realtà di Capgemini.
In questi casi, avere un partner competente e attento con cui sviluppare insieme il percorso è un vantaggio competitivo. A volte possiamo permetterci soluzioni più curate, altre volte dobbiamo semplificare, ma riusciamo sempre a trovare un equilibrio tra costi e benefici.
M: Mi vengono in mente due esempi molto concreti che riprendono bene quanto già raccontato da Daniela.
Il primo riguarda la progettazione della masterclass aziendale, un percorso particolarmente impegnativo, composto da dieci incontri. In quel caso abbiamo trovato grande disponibilità da parte del team Skilla. È stato proprio lì che si è realizzata la vera coprogettazione: partivamo da una proposta sviluppata da voi, ma durante l’incontro emergevano sempre nuove osservazioni, suggerimenti e spunti di approfondimento.
L’aspetto che abbiamo apprezzato di più è che questi feedback sono stati accolti e integrati con molta apertura, rendendo ogni step del percorso davvero su misura per le nostre esigenze aziendali. È stato un lavoro di rifinitura continua che ha reso il risultato finale molto più centrato e utile.
Il secondo esempio riguarda i corsi sulla Delivery, in particolare quelli su Requirement e Testing. Avevamo in mente un’impostazione iniziale diversa, e da parte vostra è arrivato il suggerimento di coinvolgere attori professionisti per interpretare al meglio i business case.
Noi, invece, siamo rimaste convinte che fosse più efficace coinvolgere direttamente i nostri colleghi, per renderli più autentici e aderenti alla nostra realtà.
Anche in questo caso, c’è stata massima disponibilità nel trovare la soluzione più adatta, accogliendo la nostra proposta, supportando i colleghi nella preparazione e nella registrazione, e ripetuto anche più volte alcune scene per ottenere un buon risultato.
È stata una conferma tangibile della vostra disponibilità e del vostro affiancamento continuo, sia sul piano tecnico sia umano. Questi due episodi rappresentano bene il valore della collaborazione che abbiamo costruito.
E: Anche la masterclass è stata un vero esempio di co-creazione. È un percorso formativo per cui abbiamo ricevuto feedback molto positivi in quanto ha risposto adeguatamente alle esigenze delle persone coinvolte.
Questo perché noi conoscevamo bene il bisogno e da parte vostra c’è stata massima disponibilità a modificare e adattare i contenuti man mano che emergevano nuove esigenze.
Inoltre, vogliamo aggiungere anche un apprezzamento per la notevole reattività di Skilla. Quando abbiamo bisogno di un preventivo urgente o di un’azione specifica, la risposta è tempestiva e in un contesto come il nostro questo può fare la differenza.
D: Aggiungo un ulteriore aspetto relativo alla reattività di risposta. Anche quando non è possibile dare un riscontro immediato, abbiamo sempre apprezzato da parte vostra la chiarezza e la trasparenza. Questo è fondamentale per noi, perché ci aiuta a mantenere credibilità all’interno dell’azienda.
Detto questo, credo sia giusto citare anche un’esperienza più complessa, per completezza. Parlo del progetto legato al Fondo Nuove Competenze (FNC) che è stato tra i più ampi e sfidanti. I tempi stretti e il numero elevato di utenti coinvolti hanno richiesto un grande sforzo organizzativo per entrambe le parti, e com’è naturale in questi casi, sono emerse alcune criticità legate all’assistenza dei tantissimi utenti e alle tempistiche dettate dal Fondo, soprattutto nella fase iniziale.
Questa esperienza ci ha confermato quanto sia importante, per progetti di grande scala, una pianificazione dettagliata e un assetto condiviso fin da subito. Nonostante le difficoltà, la collaborazione si è dimostrata solida e trasparente, e, proprio grazie a questo, oggi possiamo affrontare insieme sfide così importanti.
Per saperne di più sui corsi personalizzati Skilla, clicca qui.