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Open badge, cosa sono e a cosa servono

Ti è mai capitato di entrare in uno studio professionale e vedere intere pareti tappezzate da certificati e attestati? Magari con una bella cornice per mettere in risalto i più importanti. Immagino che i tuoi occhi si siano persi nel tentativo di leggere quante più informazioni possibili. D’altronde è rassicurante sapere che ci stiamo affidando a una persona formata e competente. E forse anche tu, come i migliori professionisti, affianchi al lavoro una formazione continua. Per essere al passo con i tempi, per saper come rispondere positivamente al cambiamento. Lo sai che esiste una versione digitale di attestati e certificati? Ebbene sì. Parliamo degli Open Badge. Grazie a questi certificati di tipo digitale, puoi continuare non solo a collezionare attestati e documenti che testimoniano la tua preparazione e la tua formazione continua, ma puoi anche decidere di condividerli e mostrarli a tutto il tuo network, attraverso social e piattaforme. Grazie agli Open Badge, infatti, sarà possibile rendere più accessibile e immediata la preparazione tua e/o di tutta la tua azienda.

Nuove dimensioni, nuove architetture

La nuova dimensione spaziotempo che internet, il digitale e la pandemia hanno schiuso ed accelerato, sta operando un cambiamento architettonico del nostro modo di comunicare. Sempre più, ad esempio, per onorare i nostri impegni lavorativi, non ci spostiamo fisicamente ma attraversiamo molteplici realtà virtuali, restando comodamente seduti sulle nostre sedie girevoli ed ergonomiche. Tutto ciò, ci consente di raggiungere posti diversi e persone lontane in meno tempo e con più agilità. Le informazioni si allargano e il loro flusso, impetuoso, abbatte gli ostacoli della comunicazione “classica”. Allo stesso modo, le pareti bianche dei nostri uffici, un tempo piene di diplomi e certificazioni, si sgretolano e si ricostituiscono sotto una nuova dimensione: quella della virtualità. Oggi, infatti, chi vuole conoscere la nostra formazione può farlo con un paio di click, accedendo alla parete virtuale di ognuno e osservando quali corsi abbiamo frequentato, su cosa abbiamo approfondito il nostro know-how o quali sono le nostre soft skills maggiormente allenate.

La facilità d’accesso alle informazioni, relative alla formazione professionale di ciascuno, consente agli Open Badge, “infissi” nella nostra parete virtuale, di essere visibili quando e dove si vuole. Non ci sono ostacoli che ne impediscono l’accesso. Non ci sono orari o appuntamenti da prendere. L’informazione sulla formazione diventa “a portata di click”, gira, può essere condivisa, si dilata.

Seppure chiaro il concetto della “parete virtuale” su cui affiggere i “certificati digitali”, rimane ora da capire bene cosa si intende per certificazione digitale, o meglio per “Open Badge”. Non servono chiodi e martelli per questa tipologia di attestati, bastano solamente un paio di copia-incolla. L’Open Badge, infatti, non si affigge, ma “si posta.” È una porta d’accesso alla nostra formazione, l’elemento digitale che certifica l’utente e informa gli altri dell’avvenuta certificazione. Il tassello finale. Un po’ come il dessert: se buono, ci lascia un piacevole ricordo.

Sì, ok… però voglio saperne di più

Partiamo dall’analizzare la parola ”Open Badge”. Essa è composta dei termini “open” e “badge”. La natura dell’open-badge, infatti, sta nell’essere un distintivo. Ma tale natura – distintiva – ha la sua peculiarità nell’attributo “open”: l’Open Badge, grazie ad internet e al digitale, è perciò una chiave d’accesso.

Un Open Badge è un certificato o un riconoscimento digitale che contiene al suo interno informazioni strutturate (metadati) in uno standard open (v2.0) che lo rendono personale, portatile e verificabile.

“Digitale”, “informazioni” ed “open” sono le tre parole chiave attorno a cui ruota il concetto di openbadge.

Se dall’analisi della parola possiamo desumere la parte astratta dell’Open Badge – il suo significato ideale – si tratta ora di capire cosa “concretamente” intendiamo per Open Badge.

L’Open Badge è a prima vista un’immagine virtuale. Ma dietro a questa immagine si nasconde un’altra realtà: il mondo dei metadati, i quali ci consentono di attraversare l’immagine e raggiungere altri spazi. Pensiamo perciò all’Open Badge come ad un quadro di Fontana: una tela tagliata che ci rimanda ad un altrove. Premendo con il dito sull’icona, la squarciamo e siamo trasportati in uno spazio nuovo: il sito web in cui sono contenute le informazioni sulla nostra formazione. Il nostro nome e cognome, la data di avvenuto rilascio, le caratteristiche principali del corso, i criteri di rilascio e molto altro. Tutti queste informazioni sono micro, ben disposte in un ordinato e accattivante layout grafico. La mente, con calma e piacere, può catturare quanto osserva.

 

Chi garantisce la verità di queste informazioni?

La parola fake news è una delle più digitate su Google. Tale fenomeno, di pari passo alla crescente facilità di trasmettere informazioni, sta aumentando la propria influenza. Riconoscere per tanto cosa è vero e cosa è falso, quando si naviga online, risulta di capitale importanza.

Proprio in virtù di ciò, chi garantisce che quanto leggiamo all’interno di un Open Badge sia la verità e non qualcosa di inventato? Chi verifica o certifica la veridicità e autorevolezza di questi attestati digitali? A queste domande possiamo rispondere: gli organi internazionali, le piattaforme e gli enti di formazione. Gli organi internazionali, come l’IMS, hanno il compito di disciplinare il mondo degli openbadge, garantendo degli standard internazionali da rispettare. Le piattaforme hanno il dovere di osservare questi standard internazionali e, una volta certificate, consentono il caricamento dei badge online agli enti di formazione. Quest’ultimi gestiscono in autonomia e secondo propri criteri il rilascio agli utenti.

In Europa, tra le piattaforme più importanti, spicca www.myopenbadge.com, che possiede tutte le certificazioni internazionali Open Badge 2.0. Sono molte le academy aziendali che usufruiscono di questa piattaforma per certificare la propria formazione.

L’altra funzione dell’open badge

Finora si è molto parlato dell’open badge dal punto di vista dell’utente. E ciò risulta parziale. L’open badge, infatti, è anche un potente strumento per tutti gli enti che erogano formazione: in presenza, a distanza, blended.

Se l’utente con l’open badge pubblicizza le proprie competenze, l’ente che eroga formazione pubblicizza i propri servizi. Sia in maniera diretta: utilizzando la vetrina online che le varie piattaforme consentono di creare. Sia in maniera indiretta: gli utenti che postano sui social i propri open badge sono un biglietto da visita per l’azienda che ha erogato il corso. Gli internauti, infatti, cliccando sul nome dell’azienda, possono informarsi su di essa e procedere all’acquisto di questo o quel servizio. La ricerca ipertestuale, tipica nel web, permette all’open badge di essere uno strumento di marketing.

Nel creare un Open Badge e la sua cornice grafica, perciò, dobbiamo aver cura di ogni minimo dettaglio. Nell’immagine che lo rappresenta, forme, colori e icone devono rimandare, immediatamente, alle informazioni contenute nei metadati. Ogni dettaglio è veicolo di un micro-messaggio. Se ad esempio vedo l’icona di una lampadina, posso immaginare che il badge testimonia l’avvenuta formazione sul problem solving.

L’elemento fondamentale dell’immagine è però la scritta: poche parole, due o tre al massimo, devono comunicare immediatamente su cosa ci si è formati. Leggendo Problem Solving ho la conferma di quanto l’icona mi aveva suggerito!  Se tocco l’immagine posso vedere che il corso è stato erogato da un importante ente formativo. Capisco che svolgendo questo corso avrò una marcia in più nel risolvere i problemi. Mi decido, allora, ad acquistarlo.

Ci sono dei luoghi in cui l’Open Badge esprime al massimo le proprie potenzialità. Linkedin, i curricula, la firma mail. Un’immagine ben curata attira l’attenzione, desta interesse, stimola. Curiamo perciò ogni dettaglio, diamo la giusta importanza all’estetica.

Riepilogando

L’ispirazione e la curiosità sono la chiave con cui accedere al mondo dell’innovazione. Se non vogliamo spaventarci davanti ai cambiamenti, dobbiamo guardarli con occhi diversi. La grande tecnica che è alle spalle di internet e del digitale spesso intimorisce perché ci fa sentire impotenti. Ma se ci avviciniamo alla tecnica con curiosità, ispirazione e meraviglia, anche quanto sconosciuto si fa meno tenebroso, perché lo rendiamo più umano e meno alieno. L’OpenBadge è infatti un raffinato elemento digitale, alle cui spalle ci sono codici e codici di linguaggio informatico. Ma non per questo, dobbiamo pensare che sia qualcosa di difficile da utilizzare: tutt’altro! Come ogni elemento di novità, l’openbadge è attualmente poco conosciuto. Un po’ come quando nacquero i social network: prima in pochi e poi in molti abbiamo cominciato ad affollarli. Oggi sono il media più potente.

Bisogna saper scegliere il tempo / non arrivarci per contrarietà.

Informatevi perciò sul mondo degli OpenBadge. Create la vostra parete virtuale. Aprite la vostra vetrina online. Un primo passo per anticipare il futuro della formazione, un ultimo step per certificare la formazione svolta!

Scritto da: Michele Norscini, Paola Bruni il 9 Luglio 2021

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