Approfondimenti

Un caffè con Skilla… e con Infocamere

Se esistesse la miscela del caffè digitale come sarebbe? Leggera ma corposa, ricca di note, perfetta per dare la carica e stimolare condivisione e progettualità.

È esattamente quella che abbiamo gustato durante gli incontri di “Un caffè con Skilla”, ciclo di micromeeting online, pensato per condividere il mondo dell’e-learning e aprire uno spazio al racconto delle esperienze di formazione online di aziende e organizzazioni in contatto con il mondo Skilla.

Una pausa-chiacchierata a più voci è diventata così l’occasione preziosa per confrontarsi su strumenti e soluzioni scelti e tutti gli aspetti coinvolti, dal reskilling al blended learning, strategie di ingaggio, costruzione di percorsi formativi con la Library Skilla e ogni altro spunto possibile. Parola chiave: messa-a-terra.

Fra i nomi della nostra lista ospiti, c’è anche Daniela Torchetti HR Specialist in InfoCamere (società delle Camere di Commercio italiane per l’innovazione digitale), che si occupa di formazione nell’unità organizzativa sviluppo risorse umane e di comunicazione interna; la sua attività si focalizza principalmente sulla formazione e, nell’ultimo anno in particolare, sull’eLearning e l’implementazione di IC Learn, la piattaforma Moodle dell’azienda. E ci racconta com’è andata.

InfoCamere e il percorso verso il blended learning insieme a Skilla.

InfoCamere inizia a collaborare con Skilla dalla primavera del 2020, sebbene già da prima dell’emergenza sanitaria avesse iniziato a valutare la soluzione blended learning. Il fatto di avere oltre 1000 dipendenti dislocati su tutto il territorio nazionale rendeva sempre più pressante l’esigenza di adottare uno strumento efficace come una piattaforma eLearning. Così nasce il progetto “IC Learn”, che nel settembre 2020 viene lanciato e condiviso con tutta la popolazione aziendale. L’ambiente online viene arricchito con i contenuti della Skilla Library: oltre 300 pillole multimediali che rappresentano una fonte di materiali didattici a cui attingere, per costruire percorsi formativi in grado di soddisfare le diverse esigenze di apprendimento delle persone. Un fattore che permette di raggiungere vari obiettivi a cui l’organizzazione mira, obiettivi diversificati per target, tematiche e anche per fasi di evoluzione della persona.

A questo proposito infatti, quasi in sincronia al go live di IC Learn, parte anche un altro progetto: l’implementazione del percorso di Induction, nella fase di inserimento delle persone neoassunte. Mentre prima di questa novità, erano previsti più momenti formativi in aula che richiedevano una settimana di impegno, con l’introduzione di un “welcome kit”, costruito grazie alla stretta collaborazione con i consulenti di Skilla, quel tempo viene ridotto a soli 40 minuti! Grazie a questo costante affiancamento e alle direzioni consigliate dal Team Skilla, è stato possibile condensare perfettamente quelle informazioni master che tutte le persone impiegate devono necessariamente possedere fin dal primo giorno: dai dettagli legati ai principali servizi, fino ai numeri d’emergenza.

La formula blended learning permette dunque alla persona neo assunta di accedere al welcome kit e poi, già dal giorno successivo, di iscriversi ad una serie di webinar di approfondimento guidati da esperti interni, in cui vengono approfonditi i focus delle varie direzioni. Sono inoltre messi a disposizione 3 percorsi di formazione in eLearning, per coinvolgere i neo colleghi su quelle competenze trasversali, ormai fondamentali e strategiche per l’azienda.

Momento bilancio: cosa è andato bene e quali sono state invece le criticità di questa esperienza?

Daniela non ha dubbi che sia stato un successo aver guidato passo passo i colleghi HR nell’affrontare la piattaforma Moodle. Sì perché è bene sottolineare che l’approccio alla tecnologia informatica e alla formazione a distanza non è ancora così familiare e agevole per tutti. Altro fattore chiave è stata la strategia proposta da Skilla di diversificare la formazione eLearning affiancando alle pillole formative altre tipologie di risorse fruibili, come game, video tutorial, storytelling.

A questo proposito, grande riscontro hanno avuto i video della serie Skilla “Resilience Tales” raccontate da Luca Pagliari, inserite nel progetto “Lavorare informati, lavorare formati”; brevi video (4 minuti) che evidenziavano un concetto riconducibile alla propria quotidiana operatività e vita aziendale. Fra i contenuti più apprezzati, sicuramente la storia dedicata allo storico calciatore Renato Cesarini che, attraverso la metafora del goal, fa riflettere su obiettivi e gioco di squadra.

La diversificazione delle tematiche, la fruizione di contenuti non direttamente correlati con percorso e pillole formative, sono state la chiave per avvicinare alla piattaforma anche le persone più restie ad entrare in interazione, a sentirsi informati e formati attraverso game, video tutorial ecc., percepiti come mezzi e metodi “riduttivi”. Ecco proprio queste soluzioni hanno invece avuto il potere di coinvolgere e innescare una reazione positiva.

Altro canale importante per il coinvolgimento e la comunicazione interna è la Intranet InfoCamere, in cui è stata veicolata la news informativa del lancio di IC Learn e parallelamente è stato reso noto anche il catalogo dei percorsi eLearning e webinar, a cui tutte le persone di qualsiasi ruolo e livello possono liberamente iscriversi. Un efficace e puntuale flusso comunicativo, coordinato e animato in sinergia con il team di comunicazione interna.

Anche i dati raccontano: la valutazione dell’azione formativa attraverso numeri e statistiche.

Dal racconto ai dati: il lancio delle pillole di storytelling sulla resilienza ha generato un aumento di login alla piattaforma, facendo scendere al 18% la percentuale di persone in attesa del primo accesso.

Nella valutazione di cosa non ha funzionato invece perfettamente, per InfoCamere che mirava al 99% di login e co-partecipazione all’eLearning, proprio quel 18% rappresenta il punto critico dell’operazione.

E se guardassimo invece la situazione nell’ottica del bicchiere mezzo pieno? Studi internazionali, che valgono anche per l’Italia, mostrano che quando un’innovazione, soprattutto nel digitale, viene lanciata senza accompagnamento, l’adesione oscilla dall’8 al 15%. Il 75% resta neutro “in attesa” di essere coinvolto.

Come farlo? Come affrontare queste resistenze che ancora possono esserci, nonostante ormai la modalità eLearning sia diventata familiare e consolidata? (teniamo presente che ci sarà sempre un 5/10 % che resterà inamovibile, qualsiasi cosa si faccia!).

Possiamo mettere in campo una serie di strategie di coinvolgimento: campagne di comunicazione, infografiche, storytelling, nuovi linguaggi, diversificazione e personalizzazione; con la leadership positiva, ad esempio, quindi attivando le figure di riferimento capaci di trascinare e convincere.

Scritto da: Cristiana Dezi il 7 Marzo 2022

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