Approfondimenti

ONLINE EDUCA BERLIN 2013 – Learning moves

Online Educa Berlin, la più grande conferenza mondiale dedicata all’e-learning e alle tecnologie a supporto della formazione in ambito educativo, corporate e dei servizi pubblici, è appena giunta al termine. L’edizione 2013 è stata dedicata al tema delle Learning moves, ed ha aperto importanti riflessioni sul ruolo dei big data nella comprensione del mondo e sulla valenza della tecnologia e delle connessioni al sostegno della leadership.

Dopo l’apertura plenaria, che ha lanciato le prime riflessioni del convegno, gli interventi hanno affrontato due dei temi fondamentali nel dibattito sull’e-learning: big data eleadership.

Il fenomeno dei BIG DATA è stato affrontato dal prof. Viktor Mayer – Shonberger, coautore del libro “Big data revolution that will transform how we live, work and think ” e professore presso l’Oxford University Internet Institute. Il tema attiene al progressivo aumento della dimensione dei dataset, ed è di particolare importanza anche nel campo delle tecnologie dell’educazione: basti pensare ai dati relativi agli studenti a disposizione di ciascuna università o ente di formazione. Il relatore offre la propria visione: l’importanza di avere TANTI DATI si evidenzia con chiarezza nel funzionamento dei principali motori di ricerca, che sfruttano la QUANTITÀ di dati disponibili piuttosto che la complessità degli algoritmi di ricerca.

Puoi scegliere su cosa focalizzarti, solo se hai di più. MORE is better! Le correlazioni tra dati risolvono parzialmente il problema della confusione, aiutando a trovarvi un senso. Ma attenzione: analizzare questa grande quantità di dati può aiutarci a individuare dei fenomeni, ma mai dirci perché.

WHAT, NOT WHY! Ecco perché il relatore suggerisce di accostarsi al tema BIG DATA con UMILTÀ, e cioè lasciando spazio all’umanità, all’immaginazione e alla creatività, che rimangono fondamentali per dare spiegazioni e trovare significati. I dati aiutano senza dubbio a capire meglio il mondo, ma sono solo lo specchio della realtà: essi sono per loro natura sempre incompleti ed è necessaria l’immaginazione dell’uomo per darvi un senso.

Conclude infatti il prof. Viktor Mayer – Shonberger “We must carve out a space for the human – for our irrationality, our creativity, our imagination, for acting in defiance of what the data says.” Può la tecnologia umanizzare la leadership? Il secondo intervento della pleanaria si apre con questa provocazione lanciata dallo speakerGianpiero Petriglieri, professore associato di comportamento organizzativo presso Insead e nominato tra i 50 thinkers 2013 con il “Future Thinker Award”.

Il relatore si chiede: siamo sicuri che le modalità ed i temi su cui stiamo formando i leader sono in linea con le sfide e le responsabilità che affrontiamo in questi giorni ed in questa epoca? I leader devono necessariamente rappresentarci, e le icone che sembrano attrarci di più, cioè quelle che sono più significative per noi, esprimono sempre più l’idea di mobilità e connessione. Stiamo educando, dunque, i leader alla mobilità ed alla connessione? Richiamando il dio Mercurio, per Petriglieri la sfida è formare i nuovi leader a essere connessi, le cui competenze chiave più importanti sono il coraggio, la curiosità, la capacità di connessione e la capacità di lavorare con gli altri. “Could it be – afferma Giampiero Petriglieri – that the way that we are developing and educating leaders is not well suited to the challenges and responsibilities that we face in this day and age?”

Notizie e materiali sul Convegno sono disponibili sul sito www.online-educa.com

Chiara Moroni

Scritto da: Chiara Moroni il 31 Gennaio 2014

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