Approfondimenti

Il blended learning, un mix magico

Il blended learning è la risposta efficace alle importanti sfide a cui il mondo della formazione deve rispondere con urgenza e incisività. Quali:

  • abbattimento radicale dei tempi e dei costi
  • necessità di aumentare il grado di coinvolgimento del target differenziato per età, livello di digitalizzazione, stili di apprendimento
  • incremento dell’efficacia didattica

Una delle possibili strade per raggiungere tali obiettivi è quella di orientare la progettazione formativa verso il blended. Proviamo a pensare ad ogni progetto formativo come ad un’alchimia, un mix magico di ingredienti che devono essere selezionati e sapientemente dosati per generare il massimo dell’apprendimento. Ovviamente dobbiamo tener presente che non esiste una ricetta perfetta, valida sempre, per ogni progetto o contesto, e per questo il lavoro di progettazione in un’ottica blended deve essere puntuale e mirato.

Vediamo alcuni CONSIGLI UTILI da applicare per creare percorsi di formazione davvero efficaci.

  1. Varietà e bilanciamento delle metodologie: va sempre ricordato che le metodologie formative sono molteplici, potremmo considerarle come carte da giocare e da combinare per creare l’impalcatura del nostro progetto.
  2. L’aula non scompare, si rinnova! L’erogazione dei concetti, supportata dall’e-learning, non è appannaggio esclusivo dell’aula, che diviene più breve ma di grande qualità, proprio in virtù della coesistenza con la formazione online, trasformandosi in una palestra formativa, in un luogo di confronto e di condivisione di esperienze.
  3. Il ruolo del formatore cambia: il formatore non è più colui che eroga contenuti e illustra teorie e concetti, ma diventa regista del processo di apprendimento, conducendo l’aula verso la sua piena espressione e guidando i discenti (gli attori protagonisti) alla costruzione dei concetti le digital skills assumono un ruolo sempre più importante nella formazione dei formatori che devono saper gestire in modo snello ed efficace gli strumenti messi a disposizione dal web per la progettazione, l’erogazione dei corsi e la collaborazione tra i discenti.
  4. Rete di supporter per ogni progetto: è opportuno creare una rete di supporter interni, da selezionare tra gli stessi partecipanti, che diano sponsorship al percorso, facciano da tutor ai colleghi, inneschino un positivo effetto moltiplicatore i criteri per selezionare i supporter sono molteplici con livello di competenze digitali posseduto, motivazione ad essere tutor, conoscenza della materia trattata nel percorso formativo…
  5. La contaminazione; cercare la contaminazione a livello di contenuti e linguaggi, per così dire, “mescolare le carte in tavola”, può aumentare l’efficacia formativa. Alcuni esempi: formazione comportamentale e tecnica possono coesistere all’interno di uno stesso percorso i linguaggi multimediali possono essere utilizzati in aula e così via.
  6. Campagne di comunicazione: è consigliabile creare campagne mirate a supporto di ogni progetto, per esplicitare il patto formativo e dare una visone chiara degli obiettivi, delle fasi e delle persone coinvolte, fornendo una mappa semplice e completa del processo formativo.

Questa tematica è stata affrontata nel posterLab n. 8: “una vera formazione blended”

Alessandra Scapati

Scritto da: Alessandra Scapati il 26 Ottobre 2016

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