Approfondimenti

Oltre la diversità, per una cultura aziendale che valorizzi la parità di genere

67.4 un numero che parla chiaro. Sapresti dire cosa rappresenta?

Si tratta dell’indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’European Institute for Gender Equality (EIGE). Ad ogni stato membro europeo viene assegnato un punteggio in base a questi sei domini: potere, tempo, conoscenza, salute, denaro, lavoro. Analizzando i dati (clicca qui per accedere) è interessante vedere come negli ultimi anni vi sia stato un miglioramento riguardo la parità di genere tra uomo e donna, un miglioramento tuttavia molto lento e lieve. I domini nei quali il punteggio è ancora piuttosto basso sono proprio quelli relativi al potere e al lavoro. E se poi andiamo a guardare i punteggi assegnati all’Italia, questi risultano attestarsi sotto la media europea. La disparità di genere sembra dunque essere diffusa soprattutto a livello istituzionale ed aziendale, realtà in cui viviamo tutti i giorni e a cui spesso pensiamo come a contesti estranei a tali discriminazioni. Dai dati emerge che pregiudizi e disparità sono dietro l’angolo: quello che manca, spesso, è una presa di consapevolezza su quanto accade intorno a noi quotidianamente. Le campagne di sensibilizzazione negli ultimi anni hanno prodotto progressi e si è avviato un meccanismo all’interno delle aziende per cui si comincia a guardare con attenzione a tali dinamiche e a non minimizzarle. Una delle realtà che si batte da anni per la parità di genere in Italia è Valore D, associazione interaziendale che si pone costantemente nuove sfide da raggiungere per diffondere una cultura inclusiva nelle aziende tramite eventi, ricerche e iniziative. Possiamo raccontarla attraverso questi numeri:

  • 10 anni di impegno interaziendale
  • 205 aziende associate
  • 3000 persone coinvolte
  • 130 firme per il Manifesto Valore D
  • 79% delle aziende associate riconoscono l’impatto di Valore D
  • 10 ricerche di welfare e DI
  • 2 leggi risultanti dall’attività dell’associazione

Un impegno che quindi ha avuto ripercussioni anche a livello normativo e che le aziende cominciano a riconoscere come valore. Un valore che sta diventando indispensabile non solo per tutelare la dignità delle persone, ma anche per accrescere le potenzialità delle organizzazioni che guardano ormai alle politiche inclusive come ad un percorso arricchente e non come a un obbligo. Grazie all’associazione, le aziende possono accedere ad una serie di strumenti efficaci per combattere le disparità di genere e confrontarsi con altre realtà istituzionali. L’inclusione è un valore in cui crede fermamente anche skilla: proprio per questo abbiamo sviluppato già da alcuni anni percorsi formativi e di sensibilizzazione dedicati a questo tema. Quest’anno, anche grazie alla partnership con Valore D, stiamo costruendo un percorso sulle molestie di genere: è un impegno a cui ci dedicheremo anche nel futuro prossimo per contribuire da protagonisti a coltivare una cultura inclusiva nelle aziende. Concludiamo dedicando a noi tutti queste 3 riflessioni:

  • L’inclusione: un valore non solo per le persone ma anche per le aziende
  • Parità di genere: siamo sulla strada del miglioramento, ma c’è ancora molto da fare
  • Prendere consapevolezza: è questo il primo passo per diffondere atteggiamenti e comportamenti volti all’inclusione nei contesti quotidiani e, quindi, che abbiano impatto a livello collettivo e comunitario. La formazione può fare molto in questo senso.

Il 6 novembre abbiamo approfondito l’argomento in un nostro webinar gratuito. Continua a seguirci, scarica il programma ed iscriviti! Scopri di più su SlideShare

Elisa Cipriani

Scritto da: Elisa Cipriani il 31 Ottobre 2019

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