Approfondimenti

AUTOFORMAZIONE

Conversazioni – Marco Amicucci intervista Franco Bochicchio dell’Università del Salento

M. A.: Riflettiamo sul tema dell’autoformazione o dell’autoapprendimento, collocando questi fenomeni in una prospettiva più ampia.

F. B.: Il tema dell’autoapprendimento mi appassiona particolarmente, in quanto ricercatore che si confronta con una serie di criticità. L’autoapprendimento nelle aziende è sicuramente un argomento critico, perché si incontrano diverse difficoltà: da un lato, si rilevano delle resistenze da parte degli utenti che si trovano a formarsi in maniera totalmente diversa rispetto al passato – la così detta formazione in presenza o apprendimento d’aula -, dall’altro lato, si rilevano resistenze da parte dell’azienda, in quanto le aspettative riguardanti l’e-learning vengono talvolta disattese. Le aziende hanno una visione pragmatica degli investimenti sulla formazione e si aspettano un ritorno di risultati immediato e soddisfacente.

La criticità nel tema dell’autoapprendimento è legata al fatto che per auto-apprendere, le persone devono avere una specifica competenza sul come sia possibile auto-apprendere. Qui introduco la differenza tra autoformazione e autoapprendimento.

Nel primo caso, l’autoformazione, il prefisso auto ha generato una serie di equivoci, ed è stato inteso nel senso che il docente non fosse necessario. Nell’autoformazione infatti non esiste il formatore in senso classico, ma egli si colloca comunque nella relazione pedagogica, anche se in una dimensione molto diversa rispetto alla formazione in presenza o in classe. Da ciò deriva che il costrutto di autoformazione implica l’autoapprendimento, ossia, è vero che le persone apprendono molto da sé, ma c’è una cosa che viene ignorata sull’autoformazione: si apprende da sé ma si deve anche apprendere di sé. All’interno del costrutto di autoformazione c’è una differente modalità del soggetto di porsi di fronte all’esperienza di apprendimento.

Alcuni autori parlano di attitudine ad auto-apprendere in alcuni soggetti sarebbe più sviluppata che in altri. A parità di tecnologie e di professionalità esiste una competenza nell’auto-apprendere che non si identifica con il semplice autoapprendimento. C’è un problema legato al fatto che l’autoapprendimento non è un aspetto naturale e spontaneo dunque, una delle principali criticità deriva dal fatto di sottovalutare che nelle pratiche di autoapprendimento, c’è bisogno di sviluppare una competenza ad auto-apprendere che non può essere data per scontata.

Partiamo dal dato di riconoscere che all’interno dell’autoapprendimento ci sono due leve che agiscono: l’autodeterminazione e l’autogestione. La prima è legata a una questione di tipo interno, nel senso che dipende dal soggetto la seconda dipende dal sistema di azione didattica e come viene congegnata. Il problema dell’autogestione riguarda tecnologie, docenti e tutor. Dunque su cosa bisogna far leva per stimolare l’attitudine ad auto apprendere? Io credo sui processi di autodeterminazione. Si tratta di lavorare sui processi di consapevolezza riguardanti cosa significa apprendere da e di sé. Sostanzialmente significa lavorare su aspetti in cui la formazione e-learning non lavora si stratta di svelare dei meccanismi acquisitivi, attraverso i quali i soggetti si rispecchiano, quando affrontano un’esperienza nuova.

La competenza ad auto apprendere incrocia tre variabili: il saper apprendere, il volere apprendere, il potere di apprendere. Essi costituiscono il nucleo dinamico che caratterizza la competenza nel processo di autoapprendimento. Saper apprendere significa avere dei costrutti dai quali attingere voler apprendere richiama il tema della motivazione ad apprendere poter apprendere necessita della disposizione di risorse interne ed esterne che l’azienda deve mettere a disposizione. Quindi la competenza all’autoapprendimento si può definire come una sintesi complessa, dinamica, sistemica ed ecologica tra sapere, volere e potere. Queste sono le tre dimensioni che aiutano a consolidare l’autodeterminazione, e non sono affatto scontate.

Staff skilla

Scritto da: Staff skilla il 26 Maggio 2016

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