L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il lavoro ben oltre l’efficienza: ridefinisce competenze, ruoli e relazioni.
Tra entusiasmo e incertezza, le organizzazioni si confrontano con la necessità di formare persone capaci di dialogare con algoritmi, gestire dati e orchestrare processi uomo macchina.
A cambiare non sono solo le mansioni, ma la cultura stessa del lavoro, che deve restare profondamente umana anche nell’era dei modelli generativi. Da 10 anni a questa parte, la trasformazione tecnologica ha sensibilmente aumentato ritmo e intensità del suo impatto sulle organizzazioni.
Mentre siamo ancora impegnati a comprendere, applicare e utilizzare gli strumenti digitali in azienda, l’Intelligenza Artificiale (AI) ci si palesa di fronte come uno tsunami.
Gli effetti del machine learning sulle imprese non riguarderanno solo le operations, il marketing o le finanze, ma determinerà in primo luogo una rivoluzione nel modo in cui le persone si rapportano con il proprio lavoro.
Le dinamiche internazionali, (internamente ed esternamente all’azienda), l’evoluzione delle professioni e le logiche di apprendimento saranno coinvolte in questo processo, dando ai People manager la possibilità di ridisegnare le forme del lavoro nelle organizzazioni.
Per farlo, però, è necessario conoscere l’AI e le competenze che questa richiede per essere governata.
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