LE COMPETENZE TRASVERSALI: STUDIATE, DEFINITE, ESSENZIALI ALL’UNANIMITÀ

Rimettiamo le soft skill al centro della nostra attenzione. Lo facciamo con un articolo di approfondimento pubblicato sulla rivista trimestrale di scienza e storia “Prometeo”, in cui Franco Amicucci ci guida attraverso il percorso di studi e ricerche intraprese da enti e istituti nazionali, europei e internazionali, dedicato alle competenze. Assodata e unanimemente riconosciuta la centralità delle competenze trasversali, quali sono le loro caratteristiche comuni e distintive? Sono applicabili in diverse aree, geografie, lavori e contesti, si esercitano nelle relazioni lavorative e interpersonali, sono essenziali per la sopravvivenza in contesti caratterizzati da cambiamenti veloci e profondi, possono essere allenate. Dal generale, al particolare, scopriamo poi la TOP 7 delle competenze trasversali, che si evince dall’analisi comparata di ricerche estensive realizzate dal World Economic Forum, la Commissione europea, l’UNESCO e l’OECD.

  1. Collaborative problem solving (risoluzione collaborativa ai problemi)
  2. Learning to learn/continuing to learn (imparare ad apprendere e apprendimento continuo)
  3. Digital competences and mindset (competenze e mentalità digitali)
  4. Initiative and independent thinking (iniziativa e pensiero indipendente)
  5. Resilience (resilienza)
  6. Adaptability (adattabilità)
  7. Cultural awareness and expression (consapevolezza ed espressione culturale)

Le soft skill dunque sono riconosciute come un fattore chiave di crescita individuale, economica e dell’innovazione e sempre più imprese hanno sviluppato e stanno ancora investendo risorse per programmi di formazione professionale incentrati sul loro sviluppo. COME? Un ruolo primario hanno sicuramente gli strumenti di apprendimento in modalità eLearning. PERCHÉ? Trattandosi di competenze multidimensionali e considerando l’attivazione delle intelligenze multiple alla base del processo di formazione (Gardner docet), gli strumenti di apprendimento digitali e interattivi non possono che risultare ideali per l’allenamento delle soft skill. QUAL È LA SFIDA NEL FUTURO? Riuscire a integrare programmi per il loro sviluppo nelle scuole e in generale nei modelli e impianti educativi più tradizionali, risolvendo il problema concreto dello scollamento tra i sistemi educativi attuali e il mondo del lavoro. Approfondimento nell’approfondimento: se non lo hai ancora fatto, puoi scaricare e consultare il White Paper che Simon Whittemore di skilla ha dedicato alle competenze trasversali. Ecco il link per farlo: www.skilla.com/landing/future_proof_skills

Clicca qui per leggere l’articolo completo di Franco Amicucci

Scritto da: Team Skilla il 13 Gennaio 2020

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