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Diversity & inclusion: una leva di business che valorizza il brand

Durante il Diversity Brand Summit, primo evento europeo tenutosi ad inizio febbraio 2018 che mette in relazione diversità e business – ideato da Diversity, associazione no profit impegnata nella promozione di politiche di diversity, e Focus Management, società di consulenza strategica esperta sui temi del trust e del brand – è emerso che la diversità è una risorsa preziosa e irrinunciabile che genera valore a livello sociale e aziendale con un aumento dei ricavi fino al +16,7% per tutte quelle aziende che vengono percepite da consumatrici e consumatori come maggiormente inclusive. <<L’inclusione è un percorso culturale: le aziende hanno una responsabilità sociale in questo ambito. La D&I è capace di far convivere etica e business in maniera armonica, abbattendo discriminazione e generando valore per le aziende>> ha specificato Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity. L’inclusione può avvenire anzi deve avvenire attraverso più mezzi, diversi sono gli strumenti. La tecnologia è importantissima, da sola tuttavia non basta. Di base si parte dall’azienda che deve fornire tutti gli strumenti necessari per consentire ai dipendenti di svolgere il proprio lavoro: serve poi a seguire un ambiente accogliente definito come l’ambiente in cui sono superate le barriere architettoniche, quelle digitali, quelle relazionali con i colleghi, con il team, con i manager. Quando parliamo di tecnologia non possiamo esimerci dal tema accessibilità, indubbiamente prioritario per una categoria di persone che altrimenti sarebbero escluse e cadrebbero nel pericolo del digital divide. L’inclusione comporta l’accettazione dell’altro così come è non il suo accomodamento agli altri: i diritti di cittadinanza non sono accomodabili ma sono integralmente vissuti ed esercitati. L’importanza del disability manager è fondamentale anche se adesso si parla di diversity management perché la complessità moderna non vede come unici diversi le persone con disabilità, ma tutti quei soggetti che per ragioni storiche, economiche, sociali e di scelte individuali non corrispondono al modello corrente ordinario. La diversità come valore aggiunto che valorizza il brand è l’esito del percorso di inclusione.

Consuelo Battistelli Diversity Engagement Partner per IBM Italia

Scritto da: Consuelo Battistelli il 6 Novembre 2018

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